È necessario che il padrone pretenda, stringa il collare e tiri il guinzaglio nei momenti di crisi dello schiavo e nel caso attuare rigide restrizioni e severe punizioni anche se possono essere ritenute ingiuste. Ma se viene a mancare il desiderio di riprendersi ciò che appartiene non si può fare nulla.
Supplicare, piangere, strisciare non serve. Ciò che per lo schiavo era “per sempre” è terminato.
La speranza è la luce di un cero che si consuma lentamente, finché la fiammella è accesa, se pur fievole, darà forza all'essere ormai libero… anche se libero non lo potrà mai essere completamente.
Il rimorso di non essere stato in grado di dare tutto se stesso in ogni istante della sua appartenenza lo accompagnerà.
Non è facile, ma uno schiavo dovrebbe dare tutto senza aspettarsi nulla.
Non è facile.
Il vuoto di una figura Unica e irripetibile rimarrà come indelebile è il marchio di Appartenenza sulla pelle. ❤
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