Prodotto da James Franco e diretto da Christina Voros,
Kink è il docu-film di riferimento per capire davvero
di cosa parliamo quando diciamo BDSM.
“Demistifichiamo e celebriamo la sessualità alternativa, regalandovi autentiche esperienze sporche”: una dichiarazione di intenti ed una promessa in home page per i visitatori del sito. Lasciate ogni speranza oh voi che entrate, e lasciate proprio stare l’esperienza se non avete lo stomaco abbastanza forte.
Kink.com è specializzato in sadomaso estremo, bondage creativo e fuck-machine. Ma riesce a farlo con una serietà ed un’eleganza che hanno colpito persino la giuria del Sundance Festival.
Ad aver acceso i riflettori sui più puliti narratori di sesso sporco d’America è stato James Franco.
Ad aver acceso i riflettori sui più puliti narratori di sesso sporco d’America è stato James Franco.
Durante il set di About Cherry, l’attore è stato casualmente costretto a recarsi presso gli studios della Kink.com per girare una scena del suo film.
“Sono rimasto impressionato dal loro arsenale e dalla naturalezza con cui venivano girate scene di sesso anche piuttosto cruente. Sintomo di intelligenza e di autentica professionalità”; ed è proprio così che è nato il progetto Kink, il documentario sul backstage del porno hardcore.
“Sono rimasto impressionato dal loro arsenale e dalla naturalezza con cui venivano girate scene di sesso anche piuttosto cruente. Sintomo di intelligenza e di autentica professionalità”; ed è proprio così che è nato il progetto Kink, il documentario sul backstage del porno hardcore.
La Kink.com racconta una storia che merita di essere ascoltata.
E’ un modello di business sano, con i conti trasparenti, il bilancio in attivo, le quote rosa e la rappresentanza della comunità LGBT tra le risorse umane. I performer conoscono tutti i trucchetti per non farsi male e giurano che quando il lavoro finisce se ne tornano a casa a guardare la tv come tutti. I creativi invece hanno sempre il cervello in movimento, pronti a fiutare ogni avanguardia.
L’ultima trovata è l’implementazione della GoPro – la mini-camera amata dagli sportivi – su dildi e sex-machine. Un pò scienziati pazzi, un pò steam-punk, certamente visionari, questi registi ne sanno una più del diavolo e stanno creando un nuovo modo di fare pornografia.
Ora che abbiamo visto tutto, tutti si aspettano di più; e questa banale intuzione potrebbe portare una miniera d’oro. Il porno in soggettiva, audace e solitario come lo sguardo errante nel piacere, potrebbe essere il porno del futuro. E l’apoteosi della gioia per i feticisti incontentabili e i guardoni più voraci.
https://www.gqitalia.it/ragazze/eros/2015/02/18/bdsm-kink-le-50-sfumature-di-james-franco/
L’ultima trovata è l’implementazione della GoPro – la mini-camera amata dagli sportivi – su dildi e sex-machine. Un pò scienziati pazzi, un pò steam-punk, certamente visionari, questi registi ne sanno una più del diavolo e stanno creando un nuovo modo di fare pornografia.
Ora che abbiamo visto tutto, tutti si aspettano di più; e questa banale intuzione potrebbe portare una miniera d’oro. Il porno in soggettiva, audace e solitario come lo sguardo errante nel piacere, potrebbe essere il porno del futuro. E l’apoteosi della gioia per i feticisti incontentabili e i guardoni più voraci.
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