Un clistere è una tecnica caratterizzata da irrigazione di acqua o altri liquidi “curanti” necessaria per liberare l’ultimo tratto dell’intestino (colon o intestino crasso) da feci incrostate, residui non digeriti, gas, fermentazioni, putrefazioni e flora batterica patogena. In base alla loro azione, i clisteri possono anche essere classificati in 5 gruppi:
- evacuativi
- carminativi
- di ritenzione
- a flusso refluo
- terapeutici
Esistono varie tipologie di clisteri: a siringa, gli enteroclismi, i microclismi e le perette. La differenza fondamentale tra i tre tipi più usati, è la dimensione dei volumi di liquido introdotti:
- enteroclisma: volume di liquido introdotto tra 0,5 e 2 litri
- peretta: volume di liquido introdotto tra 0,1 e 0,2 litri
- microclismi: volume di liquido introdotto tra 120 e 400 ml
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Microclisma |
Il microclisma, a volte chiamato “microclistere“, è un dispositivo usato per introdurre nell’ano piccole quantità di liquidi (120-400 ml); è indicato nella stipsi cronica, nelle colonpatie e nelle proctiti irritative. Questo dispositivo medico è particolarmente indicato, al posto del classico clistere a peretta o all’enteroclisma, per la sua azio
ne delicata, in tutti coloro che soffrono di stitichezza ed al contempo hanno emorroidi, ragadi o colon irritabile, oppure nei bimbi piccoli. Può essere utilizzato tranquillamente dalle donne in gravidanza ed allattamento.
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Peretta |
La peretta (o pompetta) è costituita da un contenitore in gomma a forma di pera, terminante con un beccuccio; per evitare lesioni all’ano durante l’inserimento, viene lubrificato il beccuccio e il punto di introduzione, eliminando preventivamente l’eventuale aria residua contenuta nella peretta prima di introdurre il beccuccio. Il liquido da introdurre può essere acqua tiepida mista a olio, glicerina, sapone o soluzioni lassative. Per i bambini di pochi mesi, sono disponibili nelle farmacie confezioni “usa e getta”, sagomate in modo appropriato, contenenti piccole quantità di glicerina. Lo scopo del clistere è quello di eliminare il blocco fecale grazie all’acqua o altro liquido, che, aumentando di volume all’interno dell’intestino, fa raggiungere a chi riceve il clistere lo stimolo di defecare e al tempo stesso, “scioglie” anche le feci dure. In ospedale si utilizzano clisteri (chiamati clisma) contenenti soluzioni iperosmotiche di fosfati di sodio e potassio.
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Enteroclisma |
L’enteroclisma ha un meccanismo simile alla peretta dal momento che il suo scopo è sempre quello di introdurre un liquido nell’ano, ma viene praticato con un apparecchio più complesso, venduto in farmacia, costituito da una sacca da appendere provvisto di un tubicino, volto a pulire a fondo il retto e a dare una notevole sensazione di benessere. Come prima accennato, l’enteroclisma permette di introdurre liquidi in quantità maggiore, da 0,5 fino a 3 litri. Il liquido può essere di acqua semplice a cui viene aggiunto sale, oppure con l’aggiunta di sostanze rinfrescanti ed essenze naturali o bicarbonato.
https://medicinaonline.co/2017/03/18/differenze-tra-clistere-peretta-enteroclisma-microclisma/
Io preferisco il microclisma . Mi piace sodomizzare con il microclisma, fargli trattenere lo stimolo , finché proprio non scoppia . E poi osservare l'evacuazione.
RispondiEliminaStitiche forever.
Mi piace il tuo modo di pensare.
EliminaIo sono stato trattato con peretta con acqua e olio di glicerina....ottimo risultato.. 😀
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