Il caning è una delle pratiche erotiche più conosciute del BDSM.
Caning: cos’è
La parola caning deriva dalla parola inglese cane, con cui si indica una bacchetta usata per “bastonare”.
La bastonatura (in inglese caning, letteralmente "prendere a colpi di canna", da cane, canna) è una forma di punizione corporale.
Al di là della pratica erotica, il cane era la bacchetta utilizzata come strumento punitivo in epoca vittoriana nelle scuole e nei collegi, andando a sostituirsi alle verghe di betulla. Si parla di Judicial caning quando questo tipo di punizione era usata nelle prigioni come aggiunta o in sostituzione di pena detentiva. Il Judicial caning è tuttora in vigore a Singapore, Brunei e anche altre Nazioni.
Il caning, come ogni pratica di BDSM, prevede che ci sia una/un Dom e una/un sottomesso: la dominatrice, quindi, “bastonerà” con il cane il partner.
Il cane può essere una canna vegetale di rattan, oppure una bacchetta in legno di faggio o samba dal diametro di 6-8 centimetri e di 80 cm di lunghezza, dotata di flessibilità (per arrivare sulle natiche avvolgendole), di elasticità, e deve essere ben manovrabile, così da permettere alla Dom di far arrivare lo strumento esattamente dove ha deciso che debba andare.
Nelle mie esperienze ho usato canes di molti materiali, da diversi tipi di legno ai materiali sintetici più disparati, ma mi soffermerei su questo punto solo per dire che è sempre meglio iniziare con l’attrezzo giusto: una bacchetta di rattan comperata in un sexy shop è la scelta migliore. Quindi se siete all’inizio e non volete sofisticare troppo la ricerca, una bacchetta di legno duro (faggio o ancor meglio samba) del diametro di 6/8 millimetri comperata in qualunque centro fai-da-tè per pochi euro va benissimo, con la raccomandazione di tagliarla ad una lunghezza di 80 centimetri e di verificare che la superficie e i terminali siano ben lisci e levigati e non presentino schegge di nessun tipo, usando eventualmente della carta vetrata fine per ottenere il risultato. I rischi che si rompa o si scheggi sono reali e perciò, se il gioco vi piace vi consiglio quanto prima di passare al rattan o a bacchette naturali di salice o betulla che potete staccare direttamente dall'albero, se sapete dove trovarli.
Il mio schiavo Luca è il mio fornitore ufficiale, attinge direttamente dai boschi della sua zona.
Per chi è più esperto, la scelta del materiale è legata alla flessibilità della bacchetta : sostanzialmente un colpo di cane produce due sensazioni, il “thud” (= botta) che fa sentire la forza d’impatto del colpo, e lo “sting” (= puntura) che sollecita il punto colpito con un senso di puntura, pizzicore. Un materiale più duro e meno flessibile unito ad un diametro maggiore aumenterà la sensazione di “thud”, mentre uno più flessibile e sottile aumenterà la sensazione di “sting”.
Caning: perché piace
Perché faccio caning ? Perché è un gioco molto eccitante e che dispensa forti emozioni sia a chi lo somministra che a chi lo subisce, e lascia dei segni “piacevoli” anche per il sub che ne terrà memoria per qualche giorno.
Ovviamente, affinché questo tipo di pratiche siano soddisfacenti e piacevoli, la figura dominante deve provare piacere sessuale a esercitare il proprio potere sulla persona sottomessa e, nel caso di quest’ultima, deve trovare eccitante provare dolore e sentirsi umiliato dalla posizione assunta. Il caning piacerà soprattutto ai Dominanti più amanti della disciplina, quelli a cui la sculacciata sembra un gioco troppo tenero, a cui piace avere un potere sadico più spinto sul proprio sub, ed a quei sub che sono più masochisti, che aspirano ad una umiliazione più cocente ed ad un certo dolore.
È una fantasia sessuale che molti hanno ma, se non avete mai avuto desideri simili e non amate il dolore o comunque se non siete molto convinti, forse è il caso di evitare. Cosa più importante: al contrario di Anastasia Steele, non fate queste pratiche solo per far piacere al vostro partner.
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