Il collare è il segno che permette universalmente di identificare, nel mondo del BDSM, il ruolo e l’appartenenza di chi lo indossa. Semplificando, indossare un collare, significa dichiarare la propria sottomissione, l’appartenenza ad un Dominatore e più generalmente al mondo del BDSM.
Il collare si riceve in dono, impossibile che il sottomesso lo indossi di sua iniziativa e simboleggia un impegno che viene paragonato a quello delle fedi di nozze. L’atto con cui il Dom offre il collare e il sub lo accetta è detto collarizzazione e in genere, ha per i protagonisti l’importanza di una vera e propria cerimonia. Il collare ha anche la funzione esteriore di dichiarare, fuori dall’intimità, l’appartenenza.
Il collare è simbolo della potenza e del totale controllo che il Dom ha ed esercita su chi incarna il ruolo di sottomesso. Anche se, non deve mai stringere la gola e non deve bloccare il respiro, il fatto che si indossi al collo, rappresenta potenzialmente il potere, appunto, del Dominante di disporre della vita o della morte del sottomesso.
Per il Dom donare il collare significa scegliere e riconoscere al sottomesso il proprio ruolo. Vuol dire dichiarare la proprietà su quella persona, denotare chiaramente che il sub appartiene a lui/lei. Il collare è un dono che può assumere anche una valenza paragonabile ad una dichiarazione di amore: è un segno per affermare una scelta, confermare il desiderio di possedere totalmente il sub. Può essere donato in premio dopo un percorso di iniziazione o offerto come una grandiosa ricompensa.
Ricevere il collare, invece, è l’evento a cui ogni sub aspira.
Indossare un collare, per un sottomesso, ha un valore forte sia sul senso di appartenenza che si prova immediatamente, quando questo cinge la gola, che a livello di sensazioni. Il collare implica legame, ubbidienza, dedizione totale, è un oggetto che ha il potere di completare quasi fisicamente il sub. E’ un accessorio che entra a far parte della sua carne, che veste e compie la sua sottomissione. Il collare ha anche una duplice valenza. Se infatti da una parte, indossare un collare, è quanto di più umiliante si possa immaginare, dall’altra in ambiti BDSM, è un simbolo che si ostenta con fierezza. Mortificante psicologicamente, per i rimandi al mondo animale, perché da sempre simbolo di schiavitù, di crudele sottomissione e di inferiorità, il collare, trae proprio da questa forte simbologia, la sua essenza e il suo significato. Nonostante il sub che lo indossa sia equiparato, per esempio, ad un cane, invece di venirne umiliato, egli, lo ostenta, seppur a testa bassa, con fierezza, perché rappresenta il segno più tangibile della realizzazione del suo desiderio di appartenere.
L’uso del collare nel BDSM può essere vario. C’è chi lo indossa o lo fa indossare solo nella sessione di gioco BDSM, altri chiedono e desiderano di indossarlo sempre. Esistono molti tipi di collari, ognuno scelto a seconda dei gusti e delle preferenze. E’ in uso anche un modello, detto collare gioiello, che appunto, come suggerisce il nome, del collare ha solo la simbologia. L’aspetto infatti, è quello di una collana o di una normale catenina. Il collare gioiello è la più sottile forma di comunicazione in codice tra Dom e sub, i riferimenti al valore simbolico infatti, sono compresi solo tra chi è ammesso a conoscere le regole, i valori e i rimandi del gioco, rappresentando quindi un meraviglioso ed intimo linguaggio segreto proprio del BDSM.
Fonte: http://desiderosamente.it/legami-co/semiotica-del-bdsm-il-collare/
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